- Giudecca 795 Art Gallery, Venezia
- e Seravezza Fotografia, Scuderie Granducali di Seravezza (Lucca)
Cecilia Gioria nasce il 6 Marzo 1991 ad Alessandria. Terminati gli studi Classici, si trasferisce a Milano per studiare fotografia, frequentando l’Istituto Europeo di Design e laureandosi nel 2014. Questa mostra personale presenta il suo lavoro sull’identità, sviluppato a partire dall’autoritratto.
"Attualmente convivono nel mio lavoro fotografia, collage, scrittura, pittura, e ri-animazione di oggetti... nulla di più sconnesso all’apparenza... eppure il focus rimane uno soltanto: …”che il sipario si apra sempre di più”. (cit. Giovanni Castaldi)
Dopo aver intrapreso la ricerca di un mio linguaggio fotografico autonomo, mi sono infatti resa conto che avrei dovuto anche connettere questo viaggio con l’analisi della mia coscienza. La fotografia diventa uno degli strumenti per raggiungere questo ambizioso obiettivo, mentre i protagonisti della ricerca sono diventati i meccanismi della psiche e la manipolazione della realtà.
Mi sono guardata e svelata, ho usato me stessa per raccontare e condividere un tema di solitudine e fragilità che credo appartenga al mio tempo. Non è quasi mai una visione idealizzata. Qualche volta esplora l’antiestetico e il disarmonico, ma tutto contribuisce all'indagine interiore che utilizza anche i luoghi della memoria.
Lavorando al recupero di oggetti che hanno segnato la mia infanzia e adolescenza decido di dare loro nuova vita, sfruttando una forma di autoritratto in cui la mia figura fisica lascia spazio a parole e segni." (Cecilia Gioria)
Di seguito l'intervista di Ivo Balderi a Cecilia Gioria per Seravezza Fotografia.