La galleria di arte moderna e contemporanea Giudecca 795 Art Gallery, principalmente dedicata alla promozione di talenti emergenti, aderisce nuovamente al Festival delle Arti di Giudecca e Sacca Fisola: in questa occasione si offre come contenitore per le opere di: Anne-Gael Escudié, Giulia Guerra e Alfonso Santolero che esporranno dal 13 al 15 Settembre (ore 15.30-20).
Nello spazio
esterno di fronte alla galleria sabato 14 settembre dalle ore 16 alle 17 si
svolge la performance di pittura e musica "All yes on me" di Luca Rigon.
Fotografo di
pubblicità, Alfonso Santolero presenta
al Festival un lavoro di ricerca personale, “la soglia”: quattro grandi
immagini inedite che raccontano la pianura padana (da Polesella ad Adria, a
Taglio di Po e poi, attraversando il grande fiume, Jolanda di Savoia, Ambrogio,
Tresigallo, Copparo, spazi incantati e surreali (impossibile non ricordare le
immagini e gli scritti di Luigi Ghirri, o Gianni Celati). Immagini realizzate
lungo le strade della pianura che offrono “la soglia”, una lunga linea bianca
ma in realtà é la striscia che delimita la carreggiata sulla quale appoggiare
le inquadrature, come un proscenio che apre ad una scenografia sempre diversa e
sorprendente. La forte orizzontalità del formato crea, da sola, una narrazione.
Una visione narrativa che racconta anche attraverso le tecnologie della
postproduzione digitale le atmosfere incantate della mitica pianura.
Bianco e nero anche per i
lavori presentati dall’artista francese Anne-Gael Escudié, che esplora l’immagine del
fuggitivo, delle tracce attraverso spazi nei quali gli elementi architettonici
e di paesaggio guidano lo sguardo: luoghi industriali abbandonati, boschi,
prati, o luoghi chiusi. Una narrazione con la moltiplicazione di immagini è
all’origine della sua scultura-libro.
Alle immagini in bianco e
nero di Santolero ed Escudié fanno da contrappunto le coloratissime foto di Giulia
Guerra, che indaga categorie di oggetti, interrogandosi sul loro reale
“peso” nelle nostre vite. Il progetto è composto da 25 fotografie e nasce dalla
volontà di giocare con i colori della realtà circostante, estratti dagli
innumerevoli beni di cui la società contemporanea ci fa sentire il continuo
bisogno d'acquisto. E' così che, radunati in un insieme omogeneo, tutti questi
oggetti perdono di valore e si riducono ad essere solamente una macchia di
colore su una parete.
Luca Rigon
è l’autore della performance pittorico-musicale “All eyes on me” in programma sabato
pomeriggio dalla 16 alle 17 nello spazio esterno di fronte a Giudecca 795. Ha sempre avuto la
passione e la curiosità di sperimentare, anche per aver vissuto fino a quasi i
trent'anni in una casa piena di libri d'epoca appartenuti ad un vecchio
scienziato. Osservando il lavoro di Rigon verrebbe automatico pensare che la
sua arte sia un'evoluzione del dripping di Pollock, ma in realtà nel progetto
"All eyes on me" non è il colore che gocciola da un pendolo il fulcro
della sua arte.... Il pendolo di Foucault non è il mezzo bensì il protagonista
assoluto, l'interazione tra la mano di chi lo spinge, lo stato d'animo, gli
attriti dell'ambiente: sono questi ultimi il mezzo attraverso i quali "il pendolo si esprime", il suo
linguaggio è il colore, il percorso di cui lascia traccia sul supporto.
La performance di pittura
viene accompagnata da un gruppo di musicisti che improvvisano sul movimento del
pendolo; l'interazione tra musica e pittura crea per il pubblico che assiste
un'esperienza unica, dal fascino sciamanico.
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