16 giugno 2008

silenziosi bianchi

Le parole non sono sempre il miglior mezzo di comunicazione. Angelo De Boni suggerisce lo spessore della luce attraverso il bianco e il silenzio come forma rarefatta di dialogo. Come scrive Claudio Olivieri "la pittura sa fare tesoro del meno, del mancante. E' sorella dei miti che dai sogni seppero creare il mondo". Con l'ombra, la pittura restituisce il corpo. Sensazioni, vissuti e incontri si materializzano in ombre che sono la memoria dell'oggetto e la sua trasfigurazione. Sulla tela rimane ancora un piccolo quadrato di materia che rappresenta l'uomo in dialogo con queste ombre. La composizione minimale e geometric azzarda delle traiettorie, delle linee guida per accorciare le distanze. Il monocromo è un tentativo estremo di controllo razionale di tutte le componenti fondamentali dell'operare artistico: la forma, il segno, il colore. Contrariamente a quanto si pensa esso è comunemente un punto di partenza, non di arrivo. De Boni ha varcato la soglia del monocromo per instaurare una comunicazione metalinguistica con lo spettatore. Speriamo, nell'assordante multiformità di rumori che ci circondano, di saper percepire questo suono (da un testo di Valeria Vaccari)

Finissage con l'artista: domenica 29 giugno 2008 dalle ore 11.30

un cavaliere alla giudecca



Un cavaliere di fine ottocento od inizio del novecento è stato avvistato alla giudecca, si è fermato alla galleria 795 ed ha deciso di fermarsi, porta con se i documenti che lo presentano. Sotto sotto per noi è una gioia,anzi un portagioie,venite a trovarlo.

entrando in una galleria



Si entra in una galleria d'arte e girandosi si vede un vestito......grazie Sonia, sei una persona meravigliosa

13 giugno 2008

Siete avvisati

Domani apertura al pubblico della mostra "Bianco / White" di Angelo De Boni.
Il primo che mi arriverà in galleria tagliando l'aria a dirmi "Nix?" sarà appeso da me personalmente alle travi. Nix, latino di "non c'è niente da mangiare? sono venuto perché c'era scritto sul Gazzettino che qui c'è un vernissage".
Preciso che l'apertura al pubblico è cosa diversa dal vernissage, e che nel caso specifico su richiesta dell'Artista avremo invece il finissage il 29 giugno a partire dalle 11.30.
Inoltre, nella nostra ingenuità riteniamo che in ogni modo si partecipi ad un vernissage (solitamente su invito) per vedere la mostra, incontrare l'artista, parlare, incontrarsi, (acquistare?), come in effetti è per la maggioranza dei nostri visitatori ed amici; il buffet di cortesia è piacevole ma ci auguriamo secondario. Devono pensarla come noi anche alla fondazione Peggy Guggenheim, perchéin caso contrario apparecchierebbero ogni volta la tavola per più di 500 persone con primo, secondo e dessert; da loro capita che chi si concede la tranquillità di guardarsi intorno non trovi da mangiare neanche la foglia di una pianta in giardino, perché i bene organizzati han già brucato tutti gli stuzzichini: ma non per questo ci si lamenta, credo.

Su De Boni troverete alcune info sul nostro sito. E' una mostra particolare per la quale ci avvarremo della collaborazione della splendida Sonia Biacchi, che in questo preciso momento sta lavorando per noi. Grazie