23 dicembre 2008
01 dicembre 2008
Sani, salvi e asciutti
Saluti e ringraziamenti a quanti ci hanno telefonato oggi per sapere in che acque ci trovavamo... Tutto ok con la marea eccezionale e inaspettata di stamattina (quasi 160 cm a mezzogiorno), che non ci ha toccati a parte la problematica legata al portone di ingresso che ha creato qualche disagio (aspettando S.Fabbro bis). Siamo "alti" e asciutti, con la vasca piombata sotto il pavimento: resistiamo! Abbiamo in corso una delle poche mostre d'arte di Venezia salve dall'acqua alta. Federica, se ci leggi da Londra sta' tranquilla, è tutto a posto.
Solidarietà, naturalmente, a quanti (specialmente artisti e colleghi) a Venezia hanno riportato reali danni, anche ingenti; ma VERGOGNA a chi se ne sta già approfittando, meditando risarcimenti-truffa alla città.
Complimenti agli scioperanti dell'ACTV (trasporto pubblico di terra ed acqueo), bel senso di responsabilità aderire allo sciopero nazionale dei trasporti oggi, con lo stato di calamità naturale... Lo sciopero è stato revocato a Venezia, molti sono tornati al lavoro nel tardo pomeriggio (grazie) ma si vede che molti altri addetti avevano spento cellulare, radio e televisione.
ciao a tutti, e a presto
One of the few galleries of Venice, we have not been flooded. WE're safe and sound, together with the artworks. Thank you, come visit us
Solidarietà, naturalmente, a quanti (specialmente artisti e colleghi) a Venezia hanno riportato reali danni, anche ingenti; ma VERGOGNA a chi se ne sta già approfittando, meditando risarcimenti-truffa alla città.
Complimenti agli scioperanti dell'ACTV (trasporto pubblico di terra ed acqueo), bel senso di responsabilità aderire allo sciopero nazionale dei trasporti oggi, con lo stato di calamità naturale... Lo sciopero è stato revocato a Venezia, molti sono tornati al lavoro nel tardo pomeriggio (grazie) ma si vede che molti altri addetti avevano spento cellulare, radio e televisione.
ciao a tutti, e a presto
One of the few galleries of Venice, we have not been flooded. WE're safe and sound, together with the artworks. Thank you, come visit us
29 novembre 2008
"Memorie e Microcosmi"
LE OPERE DI QUESTI RAGAZZI SONO
INASPETTATE E BELLISSIME!!!
NE VALE VERAMENTE LA PENA
a cura di: Emanuela Vozza e Matteo Efrem Rossi presso Giudecca 795 Art Gallery
dal 29 novembre al 13 dicembre 2008 - ingresso gratuito
Vernissage sabato 29 novembre 2008 - dalle ore 18.00
-> Sito ufficiale della mostra Memorie e microcosmi
Orari: da martedì a domenica - ore 15.30/20.00
Visite fuori orario su appuntamento | chiuso il lunedì
Ufficio stampa “Memorie e Microcosmi”: aece@libero.it | 328.5729493 – 333.5982859
Giudecca 795 Art Gallery: Fondamenta S.Biagio 795, Giudecca – Venezia | Tel. 041.7241182 – 340.8798327
Catalogo a colori edito e distribuito da Toletta Studio LT2 (Progetto Accade 2008)
ACCADE 2008 è un progetto realizzato con il contributo della Regione Veneto, promosso dall'Associazione Culturale Attivarte in collaborazione con Galleria A+A - Centro Espositivo Pubblico Sloveno, Assessorato alle Politiche Giovanili e alla Pace del Comune di Venezia, GAI – Archivio Giovani Artisti Italiani del Comune di Venezia, Fondazione Bevilacqua La Masa, Accademia di Belle Arti di Venezia e Galleria Contemporaneo di Mestre.
A fronte di una contemporaneità sovrabbondante, nel soffocamento della sensorialità generato dalla sovrastimolazione estetica, l’antico horror vacui si ribalta oggi in un inedito horror pleni. Tre artisti in questo ambiente saturo sembrano voler creare nuovamente un vuoto, un vuoto interiore di tempo e di spazio che si percepisce a monte delle loro opere, come un sostrato fertile.
Pur con diversi approcci, con diversi mezzi espressivi, Silviya Radeva, Federica Menin e Igor Imhoff puntano a quell’humus rappresentato dall’interruzione del tempo lineare. Ciò che ne emerge sono apparizioni sull’orizzonte di un mondo interiore che si compongono ordinatamente; microcosmi privati, mondi fluidi e silenziosi in lenta, inesorabile mutazione: mutazione biologica, fisiologica, psicologica.
Nonostante la coesione interna, le loro opere rivelano una costante tensione verso l’indefinito, ciò che passa e si cancella, ciò che rimane nascosto allo sguardo. L’ambiente rarefatto, spoglio, scarnificato dagli orpelli della contemporaneità, si veste di memorie complesse.
Sono, infatti, microcosmi che nascono da un’operazione di recupero, di riemersione del passato: un passato prossimo – il salotto ottocentesco di Silviya Radeva –, un passato più distante – Federica Menin e gli interni fiamminghi – un passato più che remoto, archetipico quello di Igor Imhoff, che raccoglie tracce antiche per riproporre con mezzi tecnologicamente contemporanei segni remoti, come graffiti rupestri.
Non si tratta, tuttavia di revival più o meno nostalgici dei tempi andati: il passato affiora qui insensibilmente e appena riconoscibile da una memoria profonda, che lo ha digerito e lo rende disponibile a diventare materia prima per una nuova personale narrazione, per tessere una sorta di geografia privata in cui nuovamente orientarsi.
Sono sempre geografie emotive, mappature familiari ma mutevoli che, distanti ormai dalle mappe bidimensionali dei navigatori antichi, contemplano uno spazio a quattro dimensioni in cui il tempo gioca un ruolo fondamentale.
Il tempo è infatti una venatura interna alle opere, che improvvisamente dilatandosi o snodandosi in forma circolare suggerisce lo scorrere di una vita minima, sussurrata più che declamata, da cogliere in un’osservazione silenziosa, col fiato sospeso.
Questi microcosmi sembrano aver espulso la presenza attiva dell’uomo. Rimangono solo oggetti quotidiani che si caricano di tensione emotiva o simboli antichi dal significato ambiguo e mutevole. L’umanità, ridotta a ciò che rimane inerte, o ridotta a simbolo, virtualizzata in una presenza-assenza, genera ancora una volta un vuoto che dall’opera d’arte chiama, chiede la nostra personale partecipazione, quasi a fare da contrappeso a questa mancanza.
Non prevale quindi il nichilismo, l’incapacità di comprensione e comunicazione. Viceversa, la possibilità di riconoscere quasi ad istinto la sostanza intima e personale da cui si genera l’opera apre un dialogo più profondo con questi paesaggi interiori tutti contemporanei in cerca di nuovi codici da stabilirsi su nuove lunghezze d’onda.
28 novembre 2008
3 artisti 3: Memorie e Microcosmi
S i l v i y a R a d e v a
Cresciuta in Bulgaria, formatasi all’Accademia Nazionale di Sofia (Department Print Graphic), nel 2003 approda a Venezia per frequentarne l’Accademia di Belle arti e focalizzarsi sul mezzo pittorico. La pittura è oggi il linguaggio elettivo cui si affida l’immaginario di Silviya Radeva.
Fra le sue opere, l’attenzione si sofferma necessariamente su una serie di otto dipinti, le “stanze”, stanze di un sogno sospeso in una materia densa.
Acrilico e bitume per impastare e modellare un mondo rarefatto che si affaccia sulla superficie del dipinto, sempre al limite fra l’apparizione e la sparizione.
Sulla pelle della pittura incisioni e slavature animano un microcosmo in silenziosa mutazione, che racconta una scena familiare, sempre la stessa, con poche variazioni.
Una stanza, una poltrona e il lampadario: il salotto.
Lo spazio del dialogo o della meditazione, lo spazio della musica e delle letture private, quel luogo che nell’Ottocento diventa il centro del mondo separato dal mondo, microcosmo intimo e fertile, torna in superficie grazie ad una memoria che ne ha selezionato solo gli elementi primari, dissolvendo tutto quel che resta.
Minimizzata all’essenziale e soprattutto svuotata della presenza umana, la stanza si carica di tensione emotiva e i corpi inerti degli oggetti sembrano trarne energia vitale, entità sospese in uno spazio denso.
Le incisioni sulla materia pittorica ridondante tracciano percorsi che quasi riusciamo a leggere, si tratta di una proto-scrittura, il gesto infantile recuperato per descrivere una lingua in divenire.
Sono opere che invitano l’osservatore a sincronizzare il respiro sul passo dilatato del tempo in stallo, a tendere l’orecchio verso quella conversazione sospesa di un’umanità rimasta impigliata ai pochi oggetti stereotipati del salotto.
F e d e r i c a M e n i n
Giovanissima artista feltrina, nata nell’87, oggi iscritta alla Facoltà di Design e Arti di Venezia, Federica Menin si rivolge all’arte con l’istinto onnivoro di chi è in cerca della propria identità.
In un’attività quasi frenetica di sperimentazione di tecniche e soggetti differenti, si pone come primo risultato sorprendente la serie di fotografie intitolata “S-vista”.
Una serie che risulta da un gesto unico teso a catturare, fin nel minuto dettaglio, la vita interiore di un luogo abbandonato, svuotato. Una sensazione da conservare in una forma minimalista, con un mezzo quasi retrò. All’affidabilità della tecnologia digitale, l’artista preferisce infatti la familiarità di una semplice macchina fotografica analogica.
Fotografie 10 x 15, come piccole memorie tascabili, memorie di un viaggio in luoghi quotidiani. La carta fotografica stampata diventa, così, il limite della memoria al di sopra della quale riemerge un mondo delicato, la cui intimità è appena corrosa dal trascorrere del tempo. un mondo sospeso sul filo della luce che filtra dalle finestre, come in un dipinto fiammingo, teatro di un minuto mondo biologico in lenta mutazione.
Il mondo luminoso, presente e vivo rimane fuori da questi spazi svuotati. Il microcosmo è chiuso, interiore è lontano, spostato nel tempo in un passato indefinito. Porta ancora le tracce dell’umanità che l’ha vissuto, ma i lacerti di sguardi subito scompaiono oscurati da una banda nera.
È il mezzo che nega se stesso. Un segno che non si genera dal gesto, dall’azione dell’uomo, ma deriva dall’errore controllato della macchina. La macchina fotografica che nasce per catturare l’immagine viene calibrata in modo tale che parte di quella stessa immagine venga obliterata, negata all’occhio, ma offerta ad un processo di correzione mentale.
Il percorso presenta quindi degli interrogativi, la mappa è incerta, l’opera si ritrae lasciando spazio al vuoto.
I g o r I m h o f f
Il più maturo dei tre artisti è Igor Imhoff, pugliese d’origine diplomato nel 2001 all’Accademia di Belle Arti di Foggia. Un artista con alle spalle già numerose mostre in Italia e all’estero e alcuni importanti riconoscimenti (premio di pittura “Bruno Mazzi” 2000, premio di pittura “Felice Casorati” 2004, vincitore sezione cortometraggi internazionali “Mestre Film Fest” 2005).
Con Igor la memoria sprofonda nei recessi dell’inconscio. Coglie a piene mani dagli archetipi e come un demiurgo crea microcosmi carichi di simboli ambigui e mutevoli.
“Percorso#0007-0308” . Una tecnica raffinatissima, padroneggiata senza ostentazione, una felice fusione di esperienza pittorica e animazione digitale. Ogni opera nasce da un gesto manuale: circa 300 disegni vergati a mano su carta, introiettati dall’hardware e digeriti dal software, riemergono sullo schermo mutati in un flusso vitale.
Le immagini in movimento, frammenti di memorie collettive, mantengono la forza del graffito rupestre, sfuggendo ad ogni tentazione di mimesis. Ogni percorso è una proiezione in un mondo dominato da forze oscure che suscitano ineluttabili ma lievissimi eventi concatenati, perfettamente in sincrono con una musica cristallina, come una sinfonia di grotte sotterranee che stillano gocce d’acqua o liquidi extraterrestri. In questo microcosmo che si snoda orizzontale e paratattico, in cui gli elementi si concatenano in modo lineare e quasi naturalmente consequenziale, tutto si tiene unito secondo le leggi delle costellazioni. Attrazione e repulsione, sprofondamento e riemersione, come il respiro di un’umanità e di una natura riportate al loro archetipo.
Scorrendo di fronte all’osservatore, il video riesce a suscitare lo stupore di una moderna lanterna magica, che giunta alla fine del racconto stilizzato, ritorna al suo principio. Il tempo si chiude quindi attorno al microcosmo, che altrove continua la sua vita, sempre ambiguamente uguale a se stessa.
17 novembre 2008
18 Novembre, S.Fabbro
Domani 18 Novembre si festeggia "SE NON PIOVE" il secondo sopralluogo del fabbro (4 mesi di attesa, totale 1 anno dalla richiesta lavori). Da domani fino al 29 Novembre (data del vernissage di MEMORIE E MICROCOSMI - vedi sotto), siamo aperti solo su appuntamento. Grazie
From 18 to 29 November the gallery is open by appointment due to renovation works. Please call (+39) 340 8798327
From 18 to 29 November the gallery is open by appointment due to renovation works. Please call (+39) 340 8798327
11 ottobre 2008
Arte Padova 2008
La Galleria Giudecca 795 è lieta di annunciare la propria partecipazione ad ArtePadova 2008 (pad. 7, stand 18). Vi aspettiamo ad ArtePadova dal 7 al 10 novembre 2008. Richiedeteci gli inviti gratuiti sia per il vernissage che per la mostra - fino a esaurimento - che possono anche essere richiesti online sul sito di ArtePadova. Orario di apertura fiera: da venerdì a domenica: ore 10.00 - 20.00 - Lunedì ore 10.00 - 13.00
La nostra galleria a Venezia rimarrà aperta anche durante la fiera con la mostra di Marcello e Teresa Morandini, vedere nostro sito.
Tra gli artisti presentati nello stand di ArtePadova, quest'anno Giudecca 795 riserva un posto speciale all'ultimo entrato nella sua... "scuderia": in esclusiva Cholla Chambers, il cavallo-artista del Nevada già noto negli Stati Uniti, balzato recentemente anche all'attenzione della stampa italiana per la sua partecipazione al concorso di pittura Arte Laguna, in cui ha ottenuto la menzione d'onore della Giuria, presieduta da Viviana Siviero ("per la natura provocatoria del gesto, non necessariamente polemica, che può essere considerato un'evoluzione interessante ed ironica del mito dell'arte astratta ed informale nei suoi fondamenti teorici e nelle sue derivazioni formali, possibile in questi termini grazie all'opera
d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica"). Giudecca 795 non poteva non appassionarsi a questo "artista" emergente, e si è immediatamente offerta ad ospitare una mostra personale - in programma dal 24 aprile al 24 maggio 2009 a Venezia - di questo nuovo e singolarissimo esponente di una "action painting"
tutta da studiare, che al di là della sua particolarità di esecuzione è gradevole ed apprezzabile. Un fenomeno senz'altro da tenere d'occhio e che ha un illustre precedente: The Art Newspaper indica Cholla come il quarto animale più quotato nel mondo dell'arte, dopo lo scimpanzè Congo da cui Picasso era affascinato.
Molti dunque i motivi per i quali il fenomeno sta suscitando la curiosità e l'interesse internazionale di appassionati d'arte, critici ed etologi: l'arte di Cholla è annoverata nell'International Contemporary Masters 2008 ed è stata esposta finora in 23 Stati.
Cholla espone dunque per la prima volta in Europa con "The Big Red Buck" (2004), il quadro che ha ottenuto la menzione speciale del concorso Arte Laguna, e che Giudecca 795 porta ad ArtePadova 2008 in preparazione della personale veneziana. La storia del cavallo-artista Cholla e della sua esposizione veneziana sta avendo eco su importanti testate internazionali, quali l'agenzia Associated Press e la CNN
La presenza di Cholla, proposto da Giudecca 795 anche come motivo di riflessione sull'arte contemporanea, nulla toglie - anzi, aggiunge in visibilità ed autoironia - agli artisti sia ospiti in fiera sia in Galleria. Ad ArteFiera Giudecca sarà presente quindi con opere di: Basfi, Berico, Cholla, Liviero, Malvezzi, Morandini Barisi, Nespolo, Barisi Morandini, Park, Pasqual, Pasquini, Veliscek
Con 14 mostre in un anno e mezzo, oltre alla collaborazione con due premi di pittura, Giudecca 795 rappresenta un incontro tra passato e presente in un luogo unico a Venezia: arte contemporanea in un palazzo del Cinquecento lungo il Canale della Giudecca, l'isola da molti definita la più "autentica" Venezia d'oggi.
Vi aspettiamo.
We will be at the Arte Padova 2008 fair from 7 to 10 November 2008 in Padua (30 kms from Venice). Come visit us at the stand. Some free tiockets for the opening and the exhibit are still available: ask us! it will be our pleasure. Opening hours of the ArtePadova fair: Friday 7 November to Sunday 9 NOvember: 10 AM - 8 PM; Monday 10 November 2008: 10 - 13 PM
The Giudecca 795 Art Gallery in Venice will stay open during the fair with Teresa and Marcello Morandini's exhibit, see our website
Among the artists hosted by Giudecca 795 at ArtePadova - Basfi, Berico, Cholla, Liviero, Malvezzi, Morandini Barisi, Nespolo, Barisi Morandini, Park, Pasqual, Pasquini, Veliscek - a special place is dedicated this year to Cholla Chambers, the artist-horse which is represented exclusively by Giudecca 795 Art Gallery: "The Big Red Buck" is displayed for the first time in Europe after the Arte Laguna prize (where Cholla was awarded a Mention d'honneur). This presence annonouces the first solo exhibit of Cholla in Europe (who exhibited already in 23 States), scheduled from 24 April 2009 to 24 May at Giudecca 795.
06 ottobre 2008
ACCADE e Arte Laguna
A breve Giudecca 795 darà spazio ad alcuni giovani ed interessanti artisti, nell'ambito dei premi Accade ed Arte Laguna. Una mostra collettiva per un progetto selezionato da Accade, e tre mostre personali per artisti selezionati da Arte Laguna. Aspettiamo la proclamazione ufficiale dei premiati per pubblicare i dettagli.
03 ottobre 2008
extended - mostra Morandini & Morandini prorogata
Bianco Nero e Azzurro Cielo (Morandini & Morandini) è prorogata fino al 16 Novembre 2008 con gli stessi orari di apertura
Bianco Nero e Azzurro Cielo (Morandini & Morandini) is extended through 16 November 2008 with the same opening hours
Bianco Nero e Azzurro Cielo (Morandini & Morandini) is extended through 16 November 2008 with the same opening hours
28 settembre 2008
Stargate
Marcello Morandini e la moglie Teresa Barisi Morandini nel loro Stargate... in una giornata speciale. Grazie
20 settembre 2008
Stop That Train!
Vita da pendolare. L'arte di sopravvivere allo stress dei minuti contati, alla fatica di voler sognare a tutti i costi.
“Stop That Train”, Stazione Ferrovie Nord di Gavirate (Varese) è dedicata a studenti, lavoratori, gente comune che del treno non potrebbe fare a meno. Dal 20 al 28 settembre 2008 Basfi, nostro giovane artista, è in mostra alla stazione nord di Gavirate (Varese) con un video e con opere pittoriche su carta. Inaugurazione il 20 settembre ore 18. Entrata libera. Orari: venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19; altri giorni su prenotazione.
Su un vagone ferroviario delle Ferrovie Nord a Gavirate (VA) avrà luogo la nuova mostra personale di Basfi, che ha iniziato il suo percorso artistico proprio con questo tipo di lavori polimaterici su carta; Basfi ora esprime la sua vena artistica astrattista mediante supporti in legno o materiali di recupero. In occasione di questo evento curato da Giudecca795, l’artista ripropone un ritorno al figurativo ma con nuove creazioni; l’intento è quello di fissare e condividere le immagini viste da chi usa il treno, un omaggio al treno ed ai suoi fruitori: pendolari, studenti, "gente comune". Oltre alle “carte” Basfi proporrà anche un video.
17 settembre 2008
40 anni dopo
Il 1968 non è stato solo "il '68". E'stato l'anno in cui un giovanissimo architetto e designer, all'indomani della sua prima mostra personale, presentava i suoi lavori niente meno che alla Biennale Architettura di Venezia.
40 anni dopo, proprio in quel giorno, Marcello Morandini era con noi: a Venezia, con due mostre appena inaugurate, e un'allegra famiglia esuberante (e ovviamente un po' delusa per la pioggia battente). Abbiamo trascorso con lui l'anniversario del suo quarantennale, anche accompagnandolo in silenzio attraverso i ricordi: all'inaugurazione della Biennale 2008, Morandini non ha solo osservato il lavoro dei colleghi, ma anche ripercorso e rivissuto momenti che restano soltanto suoi, materializzando con il pensiero - possiamo solo immaginarlo - quel che c'era a fianco di quel che c'è. L'arte - e con essa l'architettura - è un continuo crescere nel confronto di tempi e luoghi. E Morandini è un maestro anche perché non smette di guardare e di imparare, pur avendo davvero molto da insegnare; e appunto, la capacità e la curiosità di guardare è a nostro avviso il primo insegnamento... anche se certe cose avremmo preferito non vederle. E' un onore e un piacere averlo con noi.
40 anni dopo, proprio in quel giorno, Marcello Morandini era con noi: a Venezia, con due mostre appena inaugurate, e un'allegra famiglia esuberante (e ovviamente un po' delusa per la pioggia battente). Abbiamo trascorso con lui l'anniversario del suo quarantennale, anche accompagnandolo in silenzio attraverso i ricordi: all'inaugurazione della Biennale 2008, Morandini non ha solo osservato il lavoro dei colleghi, ma anche ripercorso e rivissuto momenti che restano soltanto suoi, materializzando con il pensiero - possiamo solo immaginarlo - quel che c'era a fianco di quel che c'è. L'arte - e con essa l'architettura - è un continuo crescere nel confronto di tempi e luoghi. E Morandini è un maestro anche perché non smette di guardare e di imparare, pur avendo davvero molto da insegnare; e appunto, la capacità e la curiosità di guardare è a nostro avviso il primo insegnamento... anche se certe cose avremmo preferito non vederle. E' un onore e un piacere averlo con noi.
12 settembre 2008
da non credere
ok ok, abbiamo trascurato il blog... ma speriamo che il risultato della mostra inaugurata oggi valga a scusarci. "Bianco, nero e azzurro cielo" è senza dubbio una mostra inconsueta, sul cui effetto finale avevamo avuto qualche perplessità. Non per sfiducia verso i due artisti ma per la estrema almeno apparente estraneità delle loro creazioni. Marcello Morandini il designer celebrato ieri da Ca' Pesaro, Teresa Barisi Morandini la pittrice iperrealista che ricrea dettagli di natura e volti. Cosa c'è di più distante? Eppure...
Forse mai come in questo caso le parole servono poco. Bisogna vedere queste opere. E vederle accostate. come in una seconda nascita, una seconda vita.
Forse mai come in questo caso le parole servono poco. Bisogna vedere queste opere. E vederle accostate. come in una seconda nascita, una seconda vita.
06 settembre 2008
Stop That Train
Trovi altri video come questi su Progetto Cicero
Questo video sarà presente alla mostra personale di Basfi a Gavirate (VA).Basfi presenterà su un vagone ferroviario delle ferrovie nord le sue opere figurative polimateriche su carta. Date: dal 20 al 27 settembre. Vernissage il 20 ore 18.30
06 agosto 2008
orari del mese di agosto
Orami dimenticata la pausa ferragostana, gli orari sono tornati i soliti, con forte propensione a tirar tardi la sera, ben oltre le 20, almeno fino al termine della MOstra del Cinema. Alla sera la Giudecca è fantastica per una passeggiata magari con cenetta... ed anche per venirci a trovare.
Giudecca 795 Art Gallery is more and more night owls-friendly. DUring the Venice Film Festival the opening is often delayed from 8 PM to... quote late, as the evening in Giudecca is such a nice time for a walk and for visiting the gallery :-) .
Giudecca 795 Art Gallery is more and more night owls-friendly. DUring the Venice Film Festival the opening is often delayed from 8 PM to... quote late, as the evening in Giudecca is such a nice time for a walk and for visiting the gallery :-) .
20 luglio 2008
day & night
trasformazione di un'isola. la giornata di ieri, sabato del Redentore, è stata davvero lunga: abbiamo chiuso la porta della galleria alle 2.30 (di oggi, dalle 10 del mattino di ieri) per sfinimento, conseguente a: addobbi e preparativi, doppio barbecue sulla riva di fronte alla galleria (Gloria e Francesco, siete stati davvero grandiosi!), mezz'ora di fuochi d'artificio, una piacevole confusione con tanti visitatori e almeno 6 ore di musica dal vivo che ci ha un po' intronati tutti ma abbiamo veramente gradito. lo spettacolo come al solito è stata la gente, e l'impegno di tutti per una serata indimenticabile (Oscar per il migliore addobbo senza dubbio all'osteria Ae Botti, complimenti!). è seguita una domenica pigra, con la regata in canale (e gli irriducibili tifosi a seguirla con grande tifo partecipazione), le sedie a sdraio sull'erba vicino alla riva, le vele di Berico svolazzanti. praticamente una goduria. :-) |
11 luglio 2008
bene
la prima cosa che mi fa veramente piacere a proposito della mostra in corso "Colori in Viaggio" (titolo-contenitore per la mostra estiva che ha anche come finalità quela di abbinare grandi maestri a talenti emergenti) è il grado di notorietà - anche presso il pubblico straniero - dei pittori esposti. E' vero che Nespolo sta spopolando soprattutto con le recenti mostre negli USA (basta guardare le quotazioni d'asta), ma non sapevamo cosa aspettarci per Crippa, Dova o Tadini ed altri: il risultato è decisamente buono, in particolare per Crippa che il più delle volte viene riconosciuto immediatamente dal nostro pubblico, costituito sempre meno di "turisti per caso" e sempre di più da affezionati visitatori. Il lavoro di aggiornamento del sito web è lungo e si fa nelle pause, ma pian piano abbiamo inserito alcune informazioni. Vi aspettiamo in galleria, ciao
10 luglio 2008
ma dai!!!
Con piacere in questi pochi giorni e cioè da quando abbiamo inaugurato “travelling colors”, notiamo che il nostro pubblico ammirando in galleria opere storiche o comunque di notevole valore artistico (non solo) come quelle di Roberto Crippa,Gianni Dova, Ugo Nespolo e tanti altri, all’improvviso notino ed apprezzino i nostri artisti che potremmo definire quasi storici per 795.
Alludiamo al grande Luciano Pasquini che ha una zona tutta sua, quasi un pezzetto di Toscana dipinta, al coloratissimo Berico con le sue vele spiegate, poi alla nostra simpatica veneto-sud coreana Park entrata nei cuori e negli occhi di tutti con le sue enormi ninfee eleganti e dai colori caldi. Desideriamo anche citare Basfi che si è abbarbicato su un pannello tutto suo e la fa da padrone, a Susan nei cui specchi tutti si rimirano stupiti.
Poi un giovanissimo che a 25 anni dipinge le sue emozioni e situazioni più intime. Una eresia sentire in galleria il paragone con Caravaggio…easy going !! Andiamoci piano oppure aumenteranno improvvisamente le sue quotazioni, ci farebbe piacere ma da giovanissimi troppo successo fa male.
L’evergreen Vaccaro che da casa tuona complimenti ai galleristi che lo ringraziano sperando in un futuro astratto come forma d’arte e non come indefinibile atteggiamento, tanti chiedono di lui e della sua vita da pittore per passione irrefrenabile. Il suo libro dovrebbe essere letto da tanti giovani talenti ma spesso ammirano solo i suoi disegni dell’infanzia. Poi i cavalli scalpitanti di Lorena, che attendiamo di persona al 795, le fotografie di Sambo, quelle di Rizzo, di Francesco Lillo.
Insomma sembra quasi una fiaba bella e colorata come quella appesa ad una parete: una fiaba di Emilio Tadini. Per la cronaca dobbiamo segnalare anche Treccani, Guaitamacchi, Matta, Possenti, Migneco, Guttuso ( omaggio ad Antonello da Messina), Marco Teatro, Angelo De Boni, Campanelli Vito ( opus).
Spesso le persone entrano da noi chiedendo se siamo un museo…..no! Noi siamo solo una piccola galleria con un sogno dentro. Si vendono quadri e sculture solo per continuare il sogno che non riveliamo su un blog,ma che vi diremo di persona quando verrete a trovarci…we’re waitig for you!
Wi aspettiamo…pardon Vi aspettiamo!
( in foto: Giorbeg Giro: twins )
04 luglio 2008
adesso i colori
Poco tempo per bloggare...
E' in arrivo Colori in viaggio, contemporary art
dal 5 Luglio 2008. Orario: da Martedì a Venerdì 15.30-20; Sabato e Domenica 11-20.30
Chiuso il Lunedì. Ingresso libero. Vernissage: Sabato 5 Luglio dalle ore 18.30
Viaggi reali e immaginari, alla scoperta dell'altro e del sè, raccontati attraverso le sensibilità e le tecniche di maestri contemporanei e talenti emergenti. Opere di Roberto Crippa, Ugo Nespolo, Renato Guttuso, Enrico Treccani, Gianni Dova, Emilio Tadini, Migneco, Matta, Antonio Possenti, Franz Borghese, Trento Longaretti, Guaitamacchi, Lalla Malvezzi, Luciano Pasquini, Berico, Susan Nickerson, Gerold Meister, Andrea Vaccaro, Vito Campanelli, Mauro Sambo, Angelo De Boni, Basfi, Marcelle Ottier, Naomi Park, Aleksander Veliscek.
ciao ciao
16 giugno 2008
silenziosi bianchi
Le parole non sono sempre il miglior mezzo di comunicazione. Angelo De Boni suggerisce lo spessore della luce attraverso il bianco e il silenzio come forma rarefatta di dialogo. Come scrive Claudio Olivieri "la pittura sa fare tesoro del meno, del mancante. E' sorella dei miti che dai sogni seppero creare il mondo". Con l'ombra, la pittura restituisce il corpo. Sensazioni, vissuti e incontri si materializzano in ombre che sono la memoria dell'oggetto e la sua trasfigurazione. Sulla tela rimane ancora un piccolo quadrato di materia che rappresenta l'uomo in dialogo con queste ombre. La composizione minimale e geometric azzarda delle traiettorie, delle linee guida per accorciare le distanze. Il monocromo è un tentativo estremo di controllo razionale di tutte le componenti fondamentali dell'operare artistico: la forma, il segno, il colore. Contrariamente a quanto si pensa esso è comunemente un punto di partenza, non di arrivo. De Boni ha varcato la soglia del monocromo per instaurare una comunicazione metalinguistica con lo spettatore. Speriamo, nell'assordante multiformità di rumori che ci circondano, di saper percepire questo suono (da un testo di Valeria Vaccari)
Finissage con l'artista: domenica 29 giugno 2008 dalle ore 11.30
Finissage con l'artista: domenica 29 giugno 2008 dalle ore 11.30
un cavaliere alla giudecca
entrando in una galleria
13 giugno 2008
Siete avvisati
Domani apertura al pubblico della mostra "Bianco / White" di Angelo De Boni.
Il primo che mi arriverà in galleria tagliando l'aria a dirmi "Nix?" sarà appeso da me personalmente alle travi. Nix, latino di "non c'è niente da mangiare? sono venuto perché c'era scritto sul Gazzettino che qui c'è un vernissage".
Preciso che l'apertura al pubblico è cosa diversa dal vernissage, e che nel caso specifico su richiesta dell'Artista avremo invece il finissage il 29 giugno a partire dalle 11.30.
Inoltre, nella nostra ingenuità riteniamo che in ogni modo si partecipi ad un vernissage (solitamente su invito) per vedere la mostra, incontrare l'artista, parlare, incontrarsi, (acquistare?), come in effetti è per la maggioranza dei nostri visitatori ed amici; il buffet di cortesia è piacevole ma ci auguriamo secondario. Devono pensarla come noi anche alla fondazione Peggy Guggenheim, perchéin caso contrario apparecchierebbero ogni volta la tavola per più di 500 persone con primo, secondo e dessert; da loro capita che chi si concede la tranquillità di guardarsi intorno non trovi da mangiare neanche la foglia di una pianta in giardino, perché i bene organizzati han già brucato tutti gli stuzzichini: ma non per questo ci si lamenta, credo.
Su De Boni troverete alcune info sul nostro sito. E' una mostra particolare per la quale ci avvarremo della collaborazione della splendida Sonia Biacchi, che in questo preciso momento sta lavorando per noi. Grazie
Il primo che mi arriverà in galleria tagliando l'aria a dirmi "Nix?" sarà appeso da me personalmente alle travi. Nix, latino di "non c'è niente da mangiare? sono venuto perché c'era scritto sul Gazzettino che qui c'è un vernissage".
Preciso che l'apertura al pubblico è cosa diversa dal vernissage, e che nel caso specifico su richiesta dell'Artista avremo invece il finissage il 29 giugno a partire dalle 11.30.
Inoltre, nella nostra ingenuità riteniamo che in ogni modo si partecipi ad un vernissage (solitamente su invito) per vedere la mostra, incontrare l'artista, parlare, incontrarsi, (acquistare?), come in effetti è per la maggioranza dei nostri visitatori ed amici; il buffet di cortesia è piacevole ma ci auguriamo secondario. Devono pensarla come noi anche alla fondazione Peggy Guggenheim, perchéin caso contrario apparecchierebbero ogni volta la tavola per più di 500 persone con primo, secondo e dessert; da loro capita che chi si concede la tranquillità di guardarsi intorno non trovi da mangiare neanche la foglia di una pianta in giardino, perché i bene organizzati han già brucato tutti gli stuzzichini: ma non per questo ci si lamenta, credo.
Su De Boni troverete alcune info sul nostro sito. E' una mostra particolare per la quale ci avvarremo della collaborazione della splendida Sonia Biacchi, che in questo preciso momento sta lavorando per noi. Grazie
25 maggio 2008
grazie bambini
stamattina, di ritorno dopo qualche giorno di assenza, ho trovato un bellissimo disegno fatto coi gessetti colorati davanti alla porta. grazie! non una, ma 2 caramelle a testa. chissà se un giorno esporrete da noi?
15 maggio 2008
finisss
Sono oggetti preziosi nei loro colori e trasparenze, difficili da fotografare anche per la presenza degli specchi: in attesa delle foto artistiche dei mosaici di Susan Nickerson, vogliate gradire un "assaggio" con coloratissimo contributo dell'area "chef" (d'eccezione!)
In arrivo una nuova mostra dal 14 giugno: Giudecca795 presenterà l'artista Angelo De Boni e la sua ricerca sul Minimalismo Sottrattivo. Titolo "Bianco - White", come avevamo già annunciato mesi fa ad alcuni... ai quali il tema dev'essere veramente piaciuto. Pre-avvisiamo i "professionisti del prosecco" (perché non restino a bocca asciutta): non avremo un vernissage, ma un finissage il 29 giugno.
In arrivo una nuova mostra dal 14 giugno: Giudecca795 presenterà l'artista Angelo De Boni e la sua ricerca sul Minimalismo Sottrattivo. Titolo "Bianco - White", come avevamo già annunciato mesi fa ad alcuni... ai quali il tema dev'essere veramente piaciuto. Pre-avvisiamo i "professionisti del prosecco" (perché non restino a bocca asciutta): non avremo un vernissage, ma un finissage il 29 giugno.
07 maggio 2008
mosaici e riflessi
Dal 10 Maggio al 1 Giugno 2008, l'artista Susan Adams Nickerson presenta a Giudecca 795 una mostra di raffinati mosaici, giocati su tre temi interconnessi, realizzati unendo oggetti ritrovati, mosaici, inchiostro e con l'uso del mortaio. Venezia viene evocata nel tema Relitti e Reliquari: piccoli oggetti prezioni catturati nel vetro. Piume d'uccello e baffi di gatto diventano oggetti votivi. I suoi mosaici sono spesso costruiti attorno a frammenti di vecchi specchi ‘con un proprio passato’. La Letteratura viene evocata con parole in forma di mosaico: lettere come tessere, parole come dipinti, e dipinti come parole. I ritmi della parola parlata vengono ridefiniti: questi mosaici si ascoltano, assorbendo la convinzione dell'Artista che scrivere sia un'arte in se stessa. Infine, l'Artista mette in gioco la natura del suo stesso mezzo, il mosaico: uno scambio tra colore e consistenza, luce e oscuramento, morbidezza e permanenza.
Susan Adams Nickerson è nata a Long Island, New York, nel 1948. Da giovane ha frequentato dei corsi di disegno presso The Arts Students League in New York. Si è diplomata alla Boston Museum School of Fines Arts, in Boston, Massachusetts e poi si è trasferita a Venezia nel 1972 per seguire un corso di mosaici con il Prof. Antonio Orsoni . In seguito ha studiato pittura con il Prof. Mario de Luigi. Nel 1975 ha vinto la Borsa di Studio per le Arti Applicate alla Mostra Collettiva dell’Opera Bevilacqua La Masa di Venezia e nella sede ha avuto la sua prima mostra personale.
Ha preso parte a varie mostre in Italia e all’estero.
Il suo lavoro artistico si sviluppa con diverse tecniche: utilizza il mosaico, il collage con stoffe ed etichette, e il collage con disegno su carta.
Susan Adams Nickerson’s exhibition of exquisite, poignant mosaics opens on May 10th at the 795 Gallery on the Giudecca until June 1st, 2008.
The artist plays on three themes interwoven by the media of found objects, mosaics, ink and mortar. Venice is evoked in the theme of relics and reliquaries: small precious objects caught in glass. Birds’ feathers, cats’ whiskers become votive objects. Her mosaics are often built around fragments of old distressed mirrors ‘with a past’ of their own. Literature is evoked by words in mosaic form: letters as tesserae, words as painting, and painting as words. The rhythms of the spoken word are redefined: one listens to these mosaics, absorbing the artist’s conviction that writing is in itself art. Finally, the artist brings into play the nature of her own medium, the mosaic itself: an interplay of colour and texture, light and concealment, and softness and permanence.
Susan Adams Nickerson was born on Long Island, New York, in 1948. As a young girl she attended drawing classes at The Arts Students League in New York. She graduated from the Boston Museum School of Fine Arts, in Boston, Massachusetts and then came to Venice in 1972 to take a course in mosaics with Prof. Antonio Orsoni. Later she studied painting with Prof. Mario de Luigi. In 1975 she won a scholarship for Applied Arts at the Collective Exhibition at the Opera Bevilacqua La Masa in Venice and had her first one woman show there.
She has shown her work in exhibitions in Italy and abroad.
She works in various media: mosaics, cloth collage often using clothing labels, and paper collage with various “found” objects (candy wrappers, stamps, etc.) and drawing.
04 maggio 2008
To Susan
Dal 10 maggio Susan, una artista americana da anni residente alla Giudecca, esporrà i suoi magnifici mosaici frutto di un lavoro davvero di ricerca e di estrema accuratezza. Dire che sono magnifici è davvero riduttivo,noi ed io in particolare (G) li definiremmo entusiasmanti.
Come una sorta di portafortuna le dedichiamo una bellissima fotografia scattata da un giovane fotografo che crediamo farà molta strada, la fotografia è un pensiero alla campagna e alla tranquillità che vi si respira, sappiamo che Susan e suo marito la adorano , per questo motivo la dedichiamo a loro. In bocca al lupo!
24 aprile 2008
ACCADE e accadrà
Siamo lieti di comunicarvi che Giudecca 795 Art Gallery partecipa al progetto "ACCADE 2008 - Mutazione contemporanea", la cui mostra collettiva di apertura e preview "Traiettorie liquide" è in corso presso la Fondazione Bevilacqua La Masa.
"ACCADE 2008 - Mutazione contemporanea", progetto organizzato da Attivarte (associazione culturale no profit per la promozione e la valorizzazione della giovane arte contemporanea) si avvale del patrocinio della Regione Veneto, della Fondazione Bevilacqua La Masa e della partecipazione della Galleria Contemporaneo - Centro Culturale Candiani di Mestre e l'Accademia di Belle Arti di Venezia.
ACCADE 2008 ha l'ambizione di rendere la giovane arte protagonista indiscussa di una serie di eventi espositivi e culturali che si svolgeranno a partire da aprile 2008 nel territorio di Venezia e Mestre. Traiettorie liquide presenta alcuni degli artisti selezionati.
Seguiranno, tra ottobre e dicembre, una serie di eventi espositivi distinti - uno dei quali ospitato presso il nostro spazio - collegati tra loro dal tema di ricerca. Ogni mostra, ideata da uno o piu' curatori dell'associazione Attivarte, tenterà di cogliere nelle opere selezionate i segnali e le tracce di quella mutazione contemporanea che l'intero progetto si propone di indagare.
"Traiettorie liquide" e' il primo evento di ACCADE 2008. Una mostra collettiva ospitata dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, nella Galleria di Piazza San Marco dal 24 al 27 aprile, preview delle opere di alcuni degli artisti selezionati attraverso il bando di ACCADE 2008, che era stato indetto dall'associazione con scadenza il 1 aprile scorso, rivolto agli artisti del Triveneto tra i 18 e i 35 anni.
È stato chiesto di operare attorno al tema della Mutazione contemporanea, ispirandosi alle riflessioni sulla modernità sviluppate da Walter Benjamin. Si tratta di un fenomeno complesso che caratterizza l'attuale realtà sociale, politica e culturale percorsa da un'incessante e spettacolare trasformazione. Un processo che influenza non solo le pratiche artistiche, ma stravolge anche il modo di osservare e concepire il reale e quindi noi stessi.
Viviamo in un mondo in cui la fluidità, l'instabilità, la mancanza di punti di riferimento possono assumere, come afferma Gianni Vattimo ne La società trasparente, -i tratti dell'oscillazione, dello spaesamento, del gioco-. Non a caso queste condizioni di precarietà, inquietudine ed euforia sono alla base del fare artistico e rappresentano delle indispensabili ed inesauribili fonti creative.
"ACCADE 2008 - Mutazione contemporanea", progetto organizzato da Attivarte (associazione culturale no profit per la promozione e la valorizzazione della giovane arte contemporanea) si avvale del patrocinio della Regione Veneto, della Fondazione Bevilacqua La Masa e della partecipazione della Galleria Contemporaneo - Centro Culturale Candiani di Mestre e l'Accademia di Belle Arti di Venezia.
ACCADE 2008 ha l'ambizione di rendere la giovane arte protagonista indiscussa di una serie di eventi espositivi e culturali che si svolgeranno a partire da aprile 2008 nel territorio di Venezia e Mestre. Traiettorie liquide presenta alcuni degli artisti selezionati.
Seguiranno, tra ottobre e dicembre, una serie di eventi espositivi distinti - uno dei quali ospitato presso il nostro spazio - collegati tra loro dal tema di ricerca. Ogni mostra, ideata da uno o piu' curatori dell'associazione Attivarte, tenterà di cogliere nelle opere selezionate i segnali e le tracce di quella mutazione contemporanea che l'intero progetto si propone di indagare.
"Traiettorie liquide" e' il primo evento di ACCADE 2008. Una mostra collettiva ospitata dalla Fondazione Bevilacqua La Masa, nella Galleria di Piazza San Marco dal 24 al 27 aprile, preview delle opere di alcuni degli artisti selezionati attraverso il bando di ACCADE 2008, che era stato indetto dall'associazione con scadenza il 1 aprile scorso, rivolto agli artisti del Triveneto tra i 18 e i 35 anni.
È stato chiesto di operare attorno al tema della Mutazione contemporanea, ispirandosi alle riflessioni sulla modernità sviluppate da Walter Benjamin. Si tratta di un fenomeno complesso che caratterizza l'attuale realtà sociale, politica e culturale percorsa da un'incessante e spettacolare trasformazione. Un processo che influenza non solo le pratiche artistiche, ma stravolge anche il modo di osservare e concepire il reale e quindi noi stessi.
Viviamo in un mondo in cui la fluidità, l'instabilità, la mancanza di punti di riferimento possono assumere, come afferma Gianni Vattimo ne La società trasparente, -i tratti dell'oscillazione, dello spaesamento, del gioco-. Non a caso queste condizioni di precarietà, inquietudine ed euforia sono alla base del fare artistico e rappresentano delle indispensabili ed inesauribili fonti creative.
21 aprile 2008
ma mi fai lavorare anche di lunedì??
Premesso che:
1) il lunedì è il mio giorno di riposo, 2) il testo critico è stato diffuso stampato in nero su carta rossa (grazie della provvidenziale email), 3) Vito Campanelli ha dichiarato: "Io non avrei scritto niente" pur essendo un tipo molto autocritico... quindi senz'altro il più feroce critico di se stesso... e se tace sarà anche perché è giustamente soddisfatto del proprio lavoro
io sottoscritta dichiaro che:
a) qui di seguito pubblico il testo critico di Nino Esposto ma tenete presente il punto 3 (quando verrete a visitare la mostra, lasciate vagare la mente, l'occhio e il cuore) e soprattutto il punto 1;
b) forse nessun critico come Antonio Esposto (nella foto) ha così artisticamente interagito con le opere sulle quali elucubra, anche se un po'... ombrosamente, vedi il risultato nella foto; c) Nino, guarda che mi tocca tagliare; d) grazie di tutto; e) dove hai comprato quel Cabernet?
(dalla presentazione di Antonino Esposto, per la mostra d’arte contemporanea “Sous Le Rouge” di Vito Campanelli)
Queste oepre rappresentano la fase più recente di un percorso estremamente coerente pur nella continua ricerca, iniziato nel 2000, dispiegatosi nel recente ciclo pittorico denominato "OPUS II", dove l'intersecarsi tra astrazione ed informale si esplica pienamente attraverso forme di evanescente minimalismo, di stratificazione oggettiva di colore, di segni che riecheggiano la suggestione estetica dei caratteri kanji, a ribadire che l'opera d'arte è un oggetto astratto, che non può che realizzarsi attraverso un mezzo concreto.
In questa esposizione, il percorso di "OPUS II" prosegue con l'artista che interpreta l’oggi attraverso l'uso del colore che più degli altri simboleggia il desiderio, la forza vitale, il cambiamento, il presente: il rosso. Abbina, unisce, dialoga con il nero, colore di negazione, del limite assoluto come pure dell'abbandono; accompagna, sottolinea, puntualizza con l’arancio, il purpureo, talvolta il bianco, i contrasti e le sfaccettature traslate dall’Io nelle sue opere in un connubio cromatico che rappresenta una sfida tra pulsioni differenti, su cui il rosso, non a caso, prevale.
Ed allora noi, nel riempirci gli occhi, nel metaforico grattare sulla superficie della tela per arrivare all'oltre sous le rouge, nel voler attribuire un significato non necessario, ecco che intravediamo una risposta, forse la risposta: ordine!
La replica all'inquietudine, la panacea per il dubbio: ordine.
Vito Campanelli, quindi, nel dialogare con se stesso, nel riflettere su questa società liquida descritta da Zygmunt Bauman, in cui relazioni, tessuto civile e sociale, pensiero, certezze, tendono a venir meno, dove "Non sono rimasti molti terreni solidi su cui gli individui possano edificare le loro speranze di salvezza; non possiamo più sperare seriamente di rendere il mondo un posto migliore in cui vivere; non possiamo neppure rendere veramente sicuro quel posto migliore nel mondo che, forse, siamo riusciti a ritagliare. L'insicurezza c'è e resterà qualunque cosa accada", e ancor di più trascinato dall'esigenza di artista di trascendere il quotidiano, mette ordine nel regno dell'imprevedibile, informe, irregolare: in una parola, nel Caos. Ma attenzione: non più il Caos primordiale e distruttore ricordato nella mitologia, necessario comunque a cicliche fasi di rinascita, bensì all'ordine nascosto che dà origine a fenomeni estremamente complessi a partire da regole molto semplici, come cita la teoria su cui scienziati di diverse discipline tendono ad essere concordi. Nell'affermazione di George Santayana "Chaos is a name for any order that produces confusion in our minds" (Caos è un nome per qualunque ordine che produce confusione nella nostra mente"), si conferma che il Caos non può più essere visto come casualità e totale mancanza di regole, ma come un ordine così complesso da sfuggire alla percezione ed alla comprensione umana. Perciò Vito, l'artista, nel fungere da agente privilegiato della percezione, da catalizzatore del Caos, usa il composto alchemico tra mente, colore, energia del fare, e la musica che lo accompagna e guida nella trasmutazione della azione pittorica; è teso a perfezionare un proprio linguaggio che è ermetico solo all’apparenza, in realtà molto più comprensibile ed aperto di quanto egli stesso creda: l'astrazione è un linguaggio universale. Sul potente ordito del colore, Campanelli tesse trame ricche di pennellate forti, fitte di intrecci, di polarizzanti contrasti, dove sovente forme a-geometriche si fronteggiano, affiancano, toccano quasi in attesa di riunirsi in uno (e come non andare all’Uno cosmico?); tratti come affondi di spada duellano su campi cromatici allontanandosi, comunque, dalle influenze di Mark Rothko con il quale sicuramente condivide il desiderio di uno spazio spirituale.
Pur senza attribuire etichette, possiamo avvicinare l’opera di Campanelli al movimento artistico denominato espressionismo astratto? Forse, e confesso che il termine mi piace.
Ora voglio citare un breve passo del commento al catalogo delle opere di Vito dal 2004 al 2008 appena pubblicato, scritto dal giornalista e art director di Lem Art Group di Milano, Maurizio Principato, un'illuminata traduzione in chiave musicale della sua pittura: ”Tutte le opere di questa appassionante monografia sono performance visive che possiedono la progressione di un concerto poprock, con tanto di incipit ad effetto, brani istantanei e suite articolate, scosse telluriche, inevitabili fasi interlocutorie, gran finale. Encore”.
Sull’onda musicale, l’artista vorrà concedermi un pensiero rivolto al mitico chitarrista Jimi Hendrix, che nel 1967 scrisse un brano musicale in tono con questa bellissima esposizione non solo nel richiamo del titolo, Purple Haze - foschia porpora - ricordandone i primi versi:
Purple haze all in my brain
Lately things just don’t seem the same
Actin’ funny, but I don’t know why
‘Scuse me while I kiss the sky
che significa:
Ultimamente le cose non sono più le stesse
Si comportano in modo buffo, ma non so perché
Scusami mentre bacio il cielo.
19 aprile 2008
rosso più rosso
questa galleria dovrebbe restare aperta di notte e aprire al tramonto. è un pensiero che mi frulla da un po'. chissà che non mi decida, una sera. sta di fatto che avrei dovuto chiudere alle 20, sono le 21.30 e sono ancora qui. ieri inaugurazione, chiuso i battenti alle 00.15. sono una nottambula, d'accordo. ma non è solo questo, naturalmente. e poi questo "Sous le Rouge" di notte è ancora più spettacolare, i quadri sembrano vivi. non spaventatevi.
poco fa entra una signora americana, che si pianta davanti ad Opus II n. 810 (se state buoni vi metto su la foto) e mi fa: "lo vedo". cosa vede, signora? "c'è una figura, che esce dal quadro". scusi? "sì, è una figura che esce dalla nebbia. bellissimo".
non intendevo questo. io vedo luci e vibrazioni che di giorno non si notano. di giorno apprezzi la linearità del tema, l'idea, il rosso. il rosso è un'idea, magari un ideale, comunque un mondo, pieno di sfaccettature. Sous le Rouge è imparare a guardare tutti i rossi, gli accenti, le note apparentemente stonate, le differenze che magari ci sfuggono o non sono come vorremmo. Non sono come tu mi vuoi: sono così, prendere o lasciare, sembra volerti dire. Sono libero: anche di gocciolare il mio colore sul pavimento. E' un colore che viaggia, si espande, cambia, ti fa vedere e guardare dove normalmente non guarderesti. anche per terra. adesso che c'è, so di aver sempre desiderato questo rosso sulle pareti, solo che non lo sapevo ancora, non così.
Ieri Antonino Esposto, in veste di critico e di... persona molto informata sui fatti, ha presentato i lavori al pubblico. Appena possibile pubblicherò il testo, anche se... alla fine le sensazioni sono sempre così personali che le parole per quanto ben ritagliate scorrono sui quadri come pennellate trasparenti, a parte un caso, il quadro d'apertura, dove il "lato b" della tela ha da dire e da cantare la sua. venite a saprete di cosa parlo.
In fondo la signora ha ragione. Nei quadri di Vito ci sono delle creature. Astratte. Pennellate, segni, che hanno una direzione, un movimento, e a volte ti vengono incontro, o addosso.
Nell'attesa che la signora decida se tornarsene a casa in compagnia dei segni, qui con il sottofondo musicale dei Sigur Ros succedono cose mai viste... alla prossima per nuove immagini e per...
11 aprile 2008
30 marzo 2008
29 marzo 2008
furtarello stupidello
Un individuo, corpulento, straniero (USA?), interessato specialmente alle opere di L.Pasquini ha desiderato sapere tutto sull'autore in mostra personale e si è fatto consegnare una varietà di cataloghi del nostro Luciano spacciandosi per un consulente, poi quatto quatto ha infilato nel pacchetto un multiplo dell'altro grandissimo artista che espone da noi parte delle sue bellissime sculture: trattasi naturalmente di Marcello Morandini. E' vero che comprare opere di questi due grandi Maestri è quasi un rubarle visti i prezzi davvero esigui da noi suggeriti contro le ire degli autori, ma non esageriamo.
Tutto bene, scultura recuperata grazie ai consigli dei nostri big big angeli custodi travestiti da Carabinieri; ma soprattutto la mia/nostra gallerista ancora una volta ha dimostrato di che pasta è fatta, risolvendo il caso. Una grande gallerista ed in tutto. La popolazione della nostra amata Giudecca, i nostri Dolci vicini e gli amici del vicino hotel, da noi avvisati, almeno non rimarranno di stucky. Dato che il commercio langue per tutti ma i cleptomani ci sono eccome, che ne direste di organizzare una vedetta 795 .....ci chiameremo "artdefender795" che ne dite.
Nota. il quasi sottratto ed il quasi sottrattore versano in ottime condizioni. Anche la quasi... sottraenda (?), che ancora un po' e gli tirava un pugno sul muso malgrado la sfavorevole differenza di stazza.
G. (ovvero il socio nascosto)
Tutto bene, scultura recuperata grazie ai consigli dei nostri big big angeli custodi travestiti da Carabinieri; ma soprattutto la mia/nostra gallerista ancora una volta ha dimostrato di che pasta è fatta, risolvendo il caso. Una grande gallerista ed in tutto. La popolazione della nostra amata Giudecca, i nostri Dolci vicini e gli amici del vicino hotel, da noi avvisati, almeno non rimarranno di stucky. Dato che il commercio langue per tutti ma i cleptomani ci sono eccome, che ne direste di organizzare una vedetta 795 .....ci chiameremo "artdefender795" che ne dite.
Nota. il quasi sottratto ed il quasi sottrattore versano in ottime condizioni. Anche la quasi... sottraenda (?), che ancora un po' e gli tirava un pugno sul muso malgrado la sfavorevole differenza di stazza.
G. (ovvero il socio nascosto)
24 marzo 2008
Wanted - Luciano Pasquini
(Ciò che sorprende nei quadri di Pasquini - e ha sorpreso anche noi - è la luce: in foto davvero non rende e ce ne scusiamo con l'Artista.)
Tra paesaggi veneziani e toscani, con una puntatina sul Conero, ci stiamo veramente rilassando mentalmente. L'ufficio è un'esplosione di colori, avvolto da due grandi vele di Berico.. insomma cromoterapia pura. Vediamo che effetto fa!
Pasquini ci ha raccontato della sua Toscana, e della sua scuola del cuore, quella scuola di San Gersolè: dopo essere stata segnalata da Calvino e Fallaci per i suoi metodi didattici sicuramente innovativi del secondo dopoguerra, l'esperienza della scuola è di nuovo alla ribalta per un recente studio di Tullio De Mauro. Mitica la maestra Maltoni. "Le lezioni venivano tenute in un’unica stanza-laboratorio, nella quale trovavano posto contemporaneamente tutti gli alunni dalla 1a alla 5a classe elementare ed oltre - racconta Pasquini - Gli allievi venivano lasciati liberi di scrivere e disegnare quello che volevano, ispirandosi all’ambiente rurale nel quale vivevano, con lo scopo non di raggiungere un mero risultato scolastico, ma di educare per la vita, portando il bambino ad esprimere tutto se stesso con libertà, senza il timore di trovare nell’insegnante un giudice intransigente e repressivo. Il disegno dal vero costituiva l’attività più importante. Ad essa si accompagnava la stesura dei diari, che poi venivano raccolti e pubblicati in volumi. Tutto ciò ha portato la scuola di S.Gersolè all’onore della storia, richiamando, per la novità delle proposte didattiche e la loro efficacia educativa, l’attenzione di numerose personalità della cultura, della letteratura e dell’arte da Pietro Calamandrei a Italo Calvino, da Oriana Fallaci a Michelangelo Masciotta, da Emilio Cecchi a Margaret Gardner".
Tra paesaggi veneziani e toscani, con una puntatina sul Conero, ci stiamo veramente rilassando mentalmente. L'ufficio è un'esplosione di colori, avvolto da due grandi vele di Berico.. insomma cromoterapia pura. Vediamo che effetto fa!
Pasquini ci ha raccontato della sua Toscana, e della sua scuola del cuore, quella scuola di San Gersolè: dopo essere stata segnalata da Calvino e Fallaci per i suoi metodi didattici sicuramente innovativi del secondo dopoguerra, l'esperienza della scuola è di nuovo alla ribalta per un recente studio di Tullio De Mauro. Mitica la maestra Maltoni. "Le lezioni venivano tenute in un’unica stanza-laboratorio, nella quale trovavano posto contemporaneamente tutti gli alunni dalla 1a alla 5a classe elementare ed oltre - racconta Pasquini - Gli allievi venivano lasciati liberi di scrivere e disegnare quello che volevano, ispirandosi all’ambiente rurale nel quale vivevano, con lo scopo non di raggiungere un mero risultato scolastico, ma di educare per la vita, portando il bambino ad esprimere tutto se stesso con libertà, senza il timore di trovare nell’insegnante un giudice intransigente e repressivo. Il disegno dal vero costituiva l’attività più importante. Ad essa si accompagnava la stesura dei diari, che poi venivano raccolti e pubblicati in volumi. Tutto ciò ha portato la scuola di S.Gersolè all’onore della storia, richiamando, per la novità delle proposte didattiche e la loro efficacia educativa, l’attenzione di numerose personalità della cultura, della letteratura e dell’arte da Pietro Calamandrei a Italo Calvino, da Oriana Fallaci a Michelangelo Masciotta, da Emilio Cecchi a Margaret Gardner".
20 marzo 2008
Pasqua con Pasquini
Pasqua con Luciano Pasquini alla galleria Giudecca795, per uno sconfinamento nel figurativo con il pittore degli "Incanti", memorie di colore dedicate a tre luoghi davvero incantevoli e unici al mondo: Venezia, la riviera del Conero e la campagna toscana. Atmosfere luminose e serene per una primavera che vi auguriamo altrettanto radiosa. La mostra sarà aperta da Sabato 22 Marzo a Domenica 13 Aprile 2008, ingresso libero. Sabato 22 e Domenica 23 (Pasqua) l'Artista sarà presente in galleria. La mostra è aperta anche il Lunedì dell'Angelo (chiusa gli altri lunedì).
Prosegue nella seconda sala della Galleria, visto il gradimento del
pubblico, la mostra "VELE": vedete sul solito www le immagini.
Easter with Luciano Pasquini (his last name is similar to Pasqua, the Italian for Easter), at Giudecca 795 Art gallery: memories of colors dedicated to three charming and unique places in Italy: Venezia, the Conero riviera and the Tuscany hillside. Paintings evoking bright and peaceful atmospheres, to wish you a memorable and pleasant Springtime. The exhibit will be open from Saturday 22 March to Sunday 13 April. On Saturday 22 and Sunday 23 (Easter) the Artist will be present at the gallery. The exhibit will be closed on Mondays except Easter Monday, 24 March.
The exhibit "SAILS" has been extended and continues in the second hall of the gallery. Please click here for the photogallery
Prosegue nella seconda sala della Galleria, visto il gradimento del
pubblico, la mostra "VELE": vedete sul solito www le immagini.
Easter with Luciano Pasquini (his last name is similar to Pasqua, the Italian for Easter), at Giudecca 795 Art gallery: memories of colors dedicated to three charming and unique places in Italy: Venezia, the Conero riviera and the Tuscany hillside. Paintings evoking bright and peaceful atmospheres, to wish you a memorable and pleasant Springtime. The exhibit will be open from Saturday 22 March to Sunday 13 April. On Saturday 22 and Sunday 23 (Easter) the Artist will be present at the gallery. The exhibit will be closed on Mondays except Easter Monday, 24 March.
The exhibit "SAILS" has been extended and continues in the second hall of the gallery. Please click here for the photogallery
13 marzo 2008
video o non video?
volevo cambiare, e così ho girato un video. ho provato a caricarlo sul server, in quicktime. il server mi ha detto che il tempo di caricamento sarebbe stato di "93 ore e 20 minuti"! nell'attesa che qualche anima pia - e stipendiata - mi soccorra comprimendo il file, non posso far altro che rimandare alla pagina di foto ufficiali pubblicate sul sito... le opere non ci sono tutte,anche perchè l'allestimento è molto flessibile e in divenire, ma forse già da queste immagini si riesce a cogliere gli effetti luminosi.. alla sera è davvero uno spettacolo.
Continuano a chiedermi da dove Berico tragga le forme e i colori delle vele. Ho dovuto studiare: riunisco qui qualche informazione, prima di sistematizzarla meglio--
L'ispirazione della pittura su vela per Berico viene dalla vela al terzo, un tipo di vela che è stata molto diffusa nella marineria dell'Alto Adriatico, che ha una forma trapezoidale irregolare, e che si chiama così perché è issata sull'albero della nave ad un terzo del lato di sopra riferito al pennone superiore (capito qualcosa?). La superficie della vela la terzo è formata da "sferzi" cioè strisce di tessuto cucite verticalmente lungo le cimose affiancate; gli sferzi sono cuciti con due cuciture a sopraggitto. I legacci pendenti che si notano anche nelle vele di Berico sono i terzaroli, cordicalle con cui si tiene legata la vela arrotolata. Ai quattro angoli si cuciono dei rinforzi. Per colorarle sono stati usate terre colorate diluite con acqua; la vela si dipinge prima da una parte poi dall'altra, quindi si immerge in mare per togliere l'eccesso di colore. Basta per stasera, alla prossima puntata.
See some "official pictures" of the exhibit Vele innamorate. To answer some FAQ's, here are some info about the Berico's sails and technique. It was the "al terzo" sails, so common in the upper Adriatic, which inspired Berico's painting on sails. The "al terzo" sail is shaped like an irregular trapezium and id named so because it is raised on the mast to one third top side, tied to the top yard. The surfaces consist of tarpaulin sections, meaning strips of fabric stitched vertically along the aligned selvages; the sections are stitiched with two whipstitches. From the "al terzo" sail hang the reefs, cord strings stitched parallel to each other, horizontally, used to tie up the rolled sail. At the four corners of the sails, reinforcements are stitched. To dye the sails, earth was used diluted in water, applied first on one side and then on the other, and then the sail was soaked in sea-water to remove the excess dye and then left to dry
Continuano a chiedermi da dove Berico tragga le forme e i colori delle vele. Ho dovuto studiare: riunisco qui qualche informazione, prima di sistematizzarla meglio--
L'ispirazione della pittura su vela per Berico viene dalla vela al terzo, un tipo di vela che è stata molto diffusa nella marineria dell'Alto Adriatico, che ha una forma trapezoidale irregolare, e che si chiama così perché è issata sull'albero della nave ad un terzo del lato di sopra riferito al pennone superiore (capito qualcosa?). La superficie della vela la terzo è formata da "sferzi" cioè strisce di tessuto cucite verticalmente lungo le cimose affiancate; gli sferzi sono cuciti con due cuciture a sopraggitto. I legacci pendenti che si notano anche nelle vele di Berico sono i terzaroli, cordicalle con cui si tiene legata la vela arrotolata. Ai quattro angoli si cuciono dei rinforzi. Per colorarle sono stati usate terre colorate diluite con acqua; la vela si dipinge prima da una parte poi dall'altra, quindi si immerge in mare per togliere l'eccesso di colore. Basta per stasera, alla prossima puntata.
See some "official pictures" of the exhibit Vele innamorate. To answer some FAQ's, here are some info about the Berico's sails and technique. It was the "al terzo" sails, so common in the upper Adriatic, which inspired Berico's painting on sails. The "al terzo" sail is shaped like an irregular trapezium and id named so because it is raised on the mast to one third top side, tied to the top yard. The surfaces consist of tarpaulin sections, meaning strips of fabric stitched vertically along the aligned selvages; the sections are stitiched with two whipstitches. From the "al terzo" sail hang the reefs, cord strings stitched parallel to each other, horizontally, used to tie up the rolled sail. At the four corners of the sails, reinforcements are stitched. To dye the sails, earth was used diluted in water, applied first on one side and then on the other, and then the sail was soaked in sea-water to remove the excess dye and then left to dry
10 marzo 2008
mi associo
mi associo ai ringraziamenti di ci-sono-anch'io. evitando di raccontare qui retroscena demenziali, tipo la fantomatica ordinanza comunale sulle installazioni artistiche esterne, la tassa di occupazione di spazio aereo (che espressione sinistra) per chi appende una cosa qualunque su un palo, e una tipografia da cardiopalma, siamo come si suol dire stanchi ma felici. seguiranno foto. ciau
R
R
09 marzo 2008
ci sono anch'io
Avviso per i lettori di questo blog in apparente e totale controllo di una donna : Ebbene si , ci sono anch’io e sono omo , quindi tranquilli , la situazione è sotto controllo. Chi vi parla è il responsabile delle relazioni esterne , colui che fisicamente attacca i dipinti ed altro alle pareti , martella , pialla , stappa bottiglie e controlla che tutto sia in ordine e che riesce a grande fatica a contenere una donna gallerista che dir dinamica è un eufemismo. Riferendomi a “vele innamorate” sono stato circondato da donne , unico alleato il grandissimo Berico che mi ha reso la resa meno amara e con l’onore delle armi. A parte gli scherzi è stato delizioso esser circondato da artiste di regioni e opinioni diverse.
Desidero ringraziarle davvero di cuore e mando loro un grande bacione virtuale anche se per davvero le ho baciate (sulle guanciotte ) tutte con gratitudine ed affetto, anche Berico ha potuto apprezzare la genuinità e la bravura della grandissime artiste le cui opere sono in bellissima mostra nella nostra amatissima galleria. L’ 8 marzo continua per tutto l’anno e sino a quando nessuna donna ne sentirà la mancanza perchè tutte le rivendicazioni saranno state realizzate.
(Bacon: edipo e la sfinge)
08 marzo 2008
8 marzo, facciamo festa... ma non facciamoci fare la festa
A partire dalle 18.30 si brinda a Giudecca 795 per il vernissage di "Vele Innamorate", al termine di quella che sarà una giornata piena tra dibattiti e manifestazioni di piazza, chiacchiere e feste.
O donne, oggi non abbiamo che l'imbarazzo della scelta: ricordiamoci che non siamo merce elettorale ma soggetti elettorali. O uomini, qualcuno dovrebbe spiegare perché le decisioni importanti debbano sempre essere prese solo da voi, persino in materia di maternità.
Ci volete bene? e allora dimostratelo! Per esempio... comprate un quadro alle vostre signore! :-)
O donne, oggi non abbiamo che l'imbarazzo della scelta: ricordiamoci che non siamo merce elettorale ma soggetti elettorali. O uomini, qualcuno dovrebbe spiegare perché le decisioni importanti debbano sempre essere prese solo da voi, persino in materia di maternità.
Ci volete bene? e allora dimostratelo! Per esempio... comprate un quadro alle vostre signore! :-)
06 marzo 2008
ma gemellatevi!
ricambiamo qui i saluti 8marzeschi e-mail al gruppo donne aostane, più che mai in crisi di identità geografica. ci scrivono sapendo che da tempo cerchiamo di divulgare (forse invano) l'informazione che la val d'aosta non è la "val d'ostia". ora Lauretta ci comunica:
"Da noi hanno organizzato il Festival del Carnevale di Montagna, che è iniziato con la magia del carnevale di.. Venezia, nota città alpina, per concludersi con le ballerine del carnevale di.. Rio de Janeiro, altra famosa località montana. nel mezzo si sono esibite maschere provenienti da luoghi di altitudine variabile tra 190 e 2000 metri s.l.m. Che tipo di concetto della montagna si saranno fatti gli organizzatori? non si sa, certo che è vasto... Niente da dire sulla bellezza delle maschere, ma sul titolo e sul senso della manifestazione... Alla faccia dell'autonomia e della conservazione delle tradizioni!" :-)
"Da noi hanno organizzato il Festival del Carnevale di Montagna, che è iniziato con la magia del carnevale di.. Venezia, nota città alpina, per concludersi con le ballerine del carnevale di.. Rio de Janeiro, altra famosa località montana. nel mezzo si sono esibite maschere provenienti da luoghi di altitudine variabile tra 190 e 2000 metri s.l.m. Che tipo di concetto della montagna si saranno fatti gli organizzatori? non si sa, certo che è vasto... Niente da dire sulla bellezza delle maschere, ma sul titolo e sul senso della manifestazione... Alla faccia dell'autonomia e della conservazione delle tradizioni!" :-)
05 marzo 2008
meno di un minuto
Ci vuole solo un minuto, anche meno. Copiate questo testo in una email da mandare agli amici, dicendo di spargere la voce, oppure incollatelo sul vostro blog.
Il sito http://www.thebreastcancersite.com per la ricerca contro il cancro al seno sta cercando di incrementare gli accessi, in modo che gli sponsor concedano una donazione per almeno una mammografia gratis alle donne che non se la possono permettere (in cambio della loro pubblicita' che appare sul sito). Se volete, cliccate sul link http://www.thebreastcancersite.com e poi sul bottone rosa 'Click Here to Give, it's free' (il sito è in inglese): SENZA NESSUNA SPESA, e davvero non vi costa nulla. Fate girare..
Il sito http://www.thebreastcancersite.com per la ricerca contro il cancro al seno sta cercando di incrementare gli accessi, in modo che gli sponsor concedano una donazione per almeno una mammografia gratis alle donne che non se la possono permettere (in cambio della loro pubblicita' che appare sul sito). Se volete, cliccate sul link http://www.thebreastcancersite.com e poi sul bottone rosa 'Click Here to Give, it's free' (il sito è in inglese): SENZA NESSUNA SPESA, e davvero non vi costa nulla. Fate girare..
04 marzo 2008
23 febbraio 2008
al volo: orari prox giorni
Orario di Domenica 24 febbraio: 11.30 - 17
Dal 25 febbraio al 3 Marzo 2008 la galleria resta chiusa (telefonare per appuntamenti; aperto giovedì per scuola di musica). Si riapre regolarmente martedì 4 Marzo con i preparativi del nuovo allestimento. Grazie
Sunday 24 February Giudecca 795 art gallery will be open from 11.30 am to 5 pm. The gallery will be closed from 25 Feb to 3 March included (call us for appointments. Thanks
Dal 25 febbraio al 3 Marzo 2008 la galleria resta chiusa (telefonare per appuntamenti; aperto giovedì per scuola di musica). Si riapre regolarmente martedì 4 Marzo con i preparativi del nuovo allestimento. Grazie
Sunday 24 February Giudecca 795 art gallery will be open from 11.30 am to 5 pm. The gallery will be closed from 25 Feb to 3 March included (call us for appointments. Thanks
18 febbraio 2008
Vele Innamorate, un 8 Marzo per caso
un altro 8 Marzo... (spero che per le "ragasse" in ascolto non si riduca all'unica buona scusa per uscire tra amiche, e strapagare, altrimenti siete un po' messe male). credeteci, la data di inaugurazione della prossima mostra è casuale. un sabato ci faceva comodo, e l'8 lo è, e ci faceva comodo perché è il sabato del veneziano Salone del Mare (ovvero la Festa del Mare): infatti sarà di mare e di vele, di barche, e di sogni e passioni ed emozioni che tratterà la mostra "Vele Innamorate" (8-19 Marzo 2008), da un lato con l'arte di dipingere sulle vele (vere), dall'altro con "ritratti" di vele. Una collettiva, in maggioranza donne pittrici, ma solo perché è andata così, anche questo è casuale. Molto felice, beato tra 4 donne artiste il gentile Berico (che dipinge appunto "sulle" vele vere) al quale comunque molto probabilmente darà "man forte" una nostra e vostra vecchia conoscenza, il pittore Gerold Meister. Come? Alla prossima puntata.
The opening date of our next exhibit is by chance the 8th of March, as it's the Saturday which preceeds the opening of the "Festa del Mare" (Salone Nautico di Venezia). In fact "Vele Innamorate - Sails in Love" (8-19 march 2008) will be a collective exhibit about the magical attraction of the Sea, about passions and emotions; we'll admire the art of painting sails on canvases, and the art of painting on real sails. Four women painters, the majority (again, it's destiny) and the happy Berico among them; our friend Gerold Meister - whom you may already know from a previous show - may come and "help" him... painting about Love.
The opening date of our next exhibit is by chance the 8th of March, as it's the Saturday which preceeds the opening of the "Festa del Mare" (Salone Nautico di Venezia). In fact "Vele Innamorate - Sails in Love" (8-19 march 2008) will be a collective exhibit about the magical attraction of the Sea, about passions and emotions; we'll admire the art of painting sails on canvases, and the art of painting on real sails. Four women painters, the majority (again, it's destiny) and the happy Berico among them; our friend Gerold Meister - whom you may already know from a previous show - may come and "help" him... painting about Love.
16 febbraio 2008
anteprima news - viva le donne ma non solo
"Vele innamorate", collettiva d'arte con: Berico, Paola Delfino, Marta Boccone, Lorena Robino, Graziella Mario - dall'8 al 19 Marzo 2008 presso la galleria Giudecca795 nel cinquecentesco Palazzo Foscari. Passione ed emozione, un tributo al Mare.
Giudecca 795, Fondamenta S.Biagio (vicino Hilton Stucky), Venezia. Vaporetti ACTV: 41, 42, 2 - fermata "Palanca". Orario: da Martedì a Venerdì 15.30-20. Sabato e Domenica 11-20. Chiuso il Lunedì. Ingresso libero.
Sul sito web della galleria www.giudecca795.com saranno presto disponibili informazioni dettagliate e il comunicato stampa in italiano e inglese. Tel (+39) 3408798327.
"Sails in Love", art exhibit by: Berico, Paola Delfino, Marta Boccone, Lorena Robino, Graziella Mario - from 8 to 19 March 2008, Giudecca795 Art Gallery in the 16th century Palazzo Foscari. Passion and emotions, a tribute to the Sea.
Giudecca 795, Fondamenta S.Biagio (near Hilton Stucky), Venice. ACTV waterbuses: 41, 42, 2 to "Palanca". Open: Tue to Fri 3.30 pm - 8 pm. Sat & Sun 11 am - 8 pm. Closed on Monday. Free adm.
www.giudecca795.com will soon publish details and press releases in Italian and English. Tel (+39) 3408798327.
Giudecca 795, Fondamenta S.Biagio (vicino Hilton Stucky), Venezia. Vaporetti ACTV: 41, 42, 2 - fermata "Palanca". Orario: da Martedì a Venerdì 15.30-20. Sabato e Domenica 11-20. Chiuso il Lunedì. Ingresso libero.
Sul sito web della galleria www.giudecca795.com saranno presto disponibili informazioni dettagliate e il comunicato stampa in italiano e inglese. Tel (+39) 3408798327.
"Sails in Love", art exhibit by: Berico, Paola Delfino, Marta Boccone, Lorena Robino, Graziella Mario - from 8 to 19 March 2008, Giudecca795 Art Gallery in the 16th century Palazzo Foscari. Passion and emotions, a tribute to the Sea.
Giudecca 795, Fondamenta S.Biagio (near Hilton Stucky), Venice. ACTV waterbuses: 41, 42, 2 to "Palanca". Open: Tue to Fri 3.30 pm - 8 pm. Sat & Sun 11 am - 8 pm. Closed on Monday. Free adm.
www.giudecca795.com will soon publish details and press releases in Italian and English. Tel (+39) 3408798327.
11 febbraio 2008
cool!
la rassegna stampa si allunga... oggi in prima pagina sul sito di Vogue-Glamour-Vanity Fair!
grazie grazie grazie. siamo "very cool" (e ci siamo anche fatti.. un bel cool! :-)
30 gennaio 2008
serenissimo vernissage
mentre stiamo costruendo a grande richiesta la cartella stampa con alcune foto di opere e Artisti, vogliate gradire il tanto atteso reportage di Barbara di sabato 19 gennaio. mentre calavano le prime ombre della sera... ecco cosa succedeva a Giudecca795
dicono sempre tutti di essere a dieta...
"tu come stai a colesterolo?"
"'nsomma... e tu?"
"così così. quando cominci la dieta?"
"io? dopo che saranno finiti i cioccolatini all'arancia!"
"prendili anche per me... ti copro..."
"psst.. l'hai vista anche tu?"
"cosa?"
"c'è una mucca.. che mi fissa.."
"non ti muovere!"
giovane regista afgano guarisce improvvisamente da un fastidioso ronzio alle orecchie...
la Paoli-mosca (di plastica) è uscita!!!
"NON E' STATA COLPA MIA!"
"Sì sì... meno male che c'era il mio Stregone..."
"macché stregone...! le mie mucche hanno l'aureola! serenissime del fatto loro!"
"e la gondola?"
"quella te la dipingo subito...!"
morale della favola (per la stampa): le foto sono arrivate, chiedete e vi sarà spedito / photos are available for the journalists)
dicono sempre tutti di essere a dieta...
"tu come stai a colesterolo?"
"'nsomma... e tu?"
"così così. quando cominci la dieta?"
"io? dopo che saranno finiti i cioccolatini all'arancia!"
"prendili anche per me... ti copro..."
"psst.. l'hai vista anche tu?"
"cosa?"
"c'è una mucca.. che mi fissa.."
"non ti muovere!"
giovane regista afgano guarisce improvvisamente da un fastidioso ronzio alle orecchie...
la Paoli-mosca (di plastica) è uscita!!!
"NON E' STATA COLPA MIA!"
"Sì sì... meno male che c'era il mio Stregone..."
"macché stregone...! le mie mucche hanno l'aureola! serenissime del fatto loro!"
"e la gondola?"
"quella te la dipingo subito...!"
morale della favola (per la stampa): le foto sono arrivate, chiedete e vi sarà spedito / photos are available for the journalists)
Iscriviti a:
Post (Atom)